di Maria Cristina Marroni –
La buona amministrazione del Comune di Teramo regala ogni giorno i suoi frutti alla cittadinanza. Questa è la volta del campetto di calcio a cinque insistente nel quartiere di Colleatterrato Alto.
Come è noto, due anni fa, nel 2015, il preesistente impianto gravemente degradato è stato ristrutturato dal Comune che ha speso 450.000 euro dei fondi PISU, ovvero i piani di sviluppo urbano finanziati a livello regionale.
Con quei soldi si è sistemato il campo, dotandolo di un nuovo manto in erba sintetica, ma si è anche proceduto all’installazione dell’impianto di illuminazione, alla dotazione di panche di legno riservate al pubblico, alla sostituzione della recinzione e della rete di protezione, oltre che alla costruzione degli spogliatoi e di un locale polivalente di circa cento metri quadri che avrebbe dovuto essere messo “a disposizione del comitato di quartiere” di Colleatterrato Alto (così affermò l’allora assessore Di Giovangiacomo).
Sono passati due anni dalla riqualificazione, ma il campo è rimasto desolatamente chiuso e privo di gestione.
Oggi il Comitato di quartiere ha pubblicato le foto dello scempio, del degrado dovuto in parte all’incuria e molto al vandalismo, sebbene fosse evidente che i vandali si sarebbero potuti evitare con il semplice affidamento della struttura a chi avrebbe potuto averne cura (ci risultano ben tre lettere a firma del Comitato di quartiere indirizzate al Comune per avanzare formale richiesta di gestione della struttura, ma tutte hanno sempre avuto esito negativo).
Il Comitato ha denunciato oggi sulla propria pagina facebook lo scempio in atto, avendo “segnalato più volte il rischio che stava correndo questa opera pubblica che da quando è stata completata è in balia della sorte. Siamo intervenuti sul posto, abbiamo parlato con i ragazzi, abbiamo pulito e raccolto la spazzatura, abbiamo cercato di portare il buon esempio. Ora basta! Se l’inciviltà regna è ora che qualcuno si assuma le proprie responsabilità”.
Un residente del quartiere nonché membro del Comitato, Massimiliano Bravo, ha sintetizzato sempre su facebook le responsabilità dell’Amministrazione comunale: “Questo è il risultato di due anni di immobilismo del Comune di Teramo… volevamo dare una mano come cittadini ma ci è stato “volutamente” impedito da logiche politiche che non capiamo e non capiremo mai. Si è preferito far danneggiare un opera pubblica, renderla già impraticabile, che farla divenire fruibile ai residenti. Colleatterrato Alto è abbandonata da anni (come molte zone della città) e questa è la logica conseguenza. Qualcuno dovrà rispondere di questo danno alla collettività… iniziamo a far pagare sia chi danneggia sia chi ha reso possibile questo… con il suo immobilismo…”.
Purtroppo non esiste un reato di immobilismo, perciò nessuno risponderà alla collettività dei danni arrecati dall’incapacità di affidare in gestione un bene pubblico nuovo e pagato dai residenti.
L’unico mezzo possibile per esprimersi sull’efficienza e l’efficacia dell’Amministrazione restano le cabine elettorali.
Ringraziamo il Sindaco e la Giunta per essere sempre vicini al quartiere più popoloso della città.
Gnelafaciamcchiù!!!!!!
Prima l’uovo o la gallina? È l’immobilismo a generare il vandalismo, o viceversa? Inutile chiederselo: entrambi spregevoli e vergognosi…